La pagina
di Alessia T.
C’era una volta un calzolaio che
voleva costruire delle bellissime scarpe,
ma purtroppo non aveva abbastanza cuoio e dato che non aveva molto
denaro per acquistarlo rinunciò del tutto, quando una notte tre piccoli
gnomi si misero a cucire e a tagliare stoffe per costruire scarpe.
Il
giorno dopo il calzolaio si svegliò e apparvero magicamente davanti ai
suoi occhi delle bellissime scarpe, le più belle mai viste.
Dopo un po’, entrò un signore che le comprò, pagandole più del solito,
perché quelle scarpe gli piacevano molto.
Con quei soldi, il calzolaio acquistò ancora cuoio per fare altre paia
di
scarpe.
La sera lo tagliò e lasciò tutto pronto per lavorarci il mattino
seguente; ma non ce ne fu bisogno: quando si alzò le scarpe erano già
fatte; né mancarono i compratori, che gli diedero tanto denaro. In poco
tempo il calzolaio diventò abbastanza ricco.
Una sera, mentre come al
solito preparava le scarpe prima di andare a etto, disse alla moglie:
“Mi piacerebbe sapere chi fa le scarpe al nostro posto. Perché non
stiamo alzati per scoprirlo?”. La donna acconsentì e i due si nascosero
in un angolo della stanza e aspettarono.
Durante la notte arrivarono tre
piccoli uomini, si misero al tavolo del calzolaio e cominciarono a
lavorare. In breve tempo le scarpe furono tutte pronte e, quando ebbero
finito, gli gnomi se ne andarono via saltellando.
La moglie del
calzolaio disse: “Quegli ometti ci hanno fatto diventare ricchi,
dovremmo mostrarci riconoscenti. Hai visto che vestiti stracciati
avevano? Cucirò per loro dei nuovi vestiti, tu prepara scarpette”.
Si
misero al lavoro, e la sera sul tavolo lasciarono al posto del cuoio i
regali per i tre ometti.
A notte fonda, quando gli gnomi arrivarono,
trovarono quei vestiti, li indossarono subito e contenti cantarono:
“Siam ragazzi puliti e fini, basta, basta fare i ciabattini!
Uscirono ballando e da allora non tornarono mai più, ma il calzolaio e
la moglie continuarono a vivere felici con i soldi che avevano
accumulato.
(da J. E W. Grimm)
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