Ogni bambino ha
dei diritti, esattamente come gli adulti.
Un'importante
conquista per il riconoscimento dei diritti dei bambini si è
avuta il
20 novembre del 1989,
quando è stata approvata la
Convenzione
Internazionale delle Nazioni Unite.
Per la prima volta i diritti dei bambini e degli adolescenti
sono stati affermati in uno strumento di diritto
internazionale che ci vincola tutti.
Questi diritti
devono essere riconosciuti ad ogni bambino e ad ogni
adolescente, senza distinzione di razza, di colore di pelle,
di lingua, di religione, di nazionalità, di appartenenza a
particolari gruppi etnici, o di ogni altra circostanza.
In base alla Convenzione è bambino ogni persona di età
inferiore ai 18 anni.
La Convenzione
enuncia quattro principi generali: di non discriminazione
(art.2), del supremo interesse del bambino (art.3), del
diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo
(art.6) e del rispetto per le opinioni del bambino (art.12)
e, per la prima volta in uno strumento di diritto
internazionale giuridicamente vincolante, riconosce, nei
suoi primi 40 articoli, i diritti universali di cui ogni
bambino deve poter godere.
La Convenzione ha
avuto moltissimi risultati positivi: l'attenzione sui
diritti dei bambini è aumentata ovunque, sono state fatte
campagne internazionali per le vaccinazioni, per la
scolarità, per l'acqua potabile, per l'eliminazione dell'uso
dei bambini soldato, per l'eliminazione dello sfruttamento
del lavoro minorile.
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