Oggi voglio raccontarvi la storia della Topa model Eufemia che se venite alla palude
dove vivono i miei amici animali, potete trovare vicino al primo stagno a sinistra venendo dalle Montagne di Cioccolato. E' chiamato lo Stagno dei fiori d'acqua perché è pieno di fiori acquatici (e di rane e girini che prendono il bagno).
Bene, se ci andate troverete ai bordi dell'acqua la Topa Model Eufemia .
Eufemia è stata un tempo una vera regina di bellezza, ma oggi ha una certa età e per sbarcare il lunario ha aperto un'edicola o per meglio dire una bancarella dove tutti gli animali possono trovare i loro giornali preferiti. Dovete sapere che siccome gli animali sono una quantità infinita, sono così tanti che neanche il Signore dopo averli creati se ne ricorda tutte le specie, non è possibile scrivere giornali in tutte le lingue che parlano e dunque i giornali sono solo fogli pieni di immagini stampate su grosse foglie di alberi che crescono qua e là nei dintorni. E sapete che immagini riportano? Sempre quelle degli animali e animaletti che si divertono a guardare le loro prede preferite. Gli unici che non amano leggere sono i pesci perché non possono uscire dall'acqua a prendersi i loro giornali e questa per Eufemia è una grossa perdita.
Beh non divaghiamo e torniamo a Eufemia, ma eccola è qui davanti a me, facciamoci raccontare da lei stessa la sua storia....
"Vuoi sapere la mia storia... Eh sì hai ragione, è davvero una gran bella storia. Pensate che sono nata in una favela alla periferia di Brasilia e lì sono stata felice con i miei amici topolini fino all'età di sei anni. Rosicchiavo qualche crosta di formaggio tutte le sere o al mercato di notte mangiavo quello che restava delle vendite del mattino. Dormivo in un sacchetto di carta con tanto di porta fatta da un mezzo guscio di noce e dentro avevo tutte le mie provviste: potevo vivere per più di un mese con quello che mi ero portata dentro. Un giorno però i padroni della casa nella cui cantina abitavo presero un grosso gatto bianco e nero con dei baffoni che quelli di Stalin erano niente in confronto e con una fame arretrata che quella di tutti i topi dell'America Latina faceva ridere.
Così fui costretta a fuggire con tutta la mia famiglia, i parenti e gli amici e dovetti lasciare la mia casa e la mia scorta di provviste!
Fu terribile all'inizio, ma poi la disgrazia si trasformò in fortuna. Infatti andammo di notte a zonzo e arrivammo in centro alla città di Brasilia. Lì i topi erano evoluti e avevano un tenore di vita che noi neanche ce lo immaginavamo. Pensa che abitavano in gallerie sotterranee con tanto di fiumi e tutto il resto! La mia grande fortuna era che io ero nata bella, già... Veramente tutta la nostra famiglia aveva questa caratteristica, mio papà e mia mamma erano stati da giovani due rubacuori e così anche i miei fratelli. Io ero come dire molto carina. Non avevo misure da super topa ma avevo due occhietti piccoli e luminosi e quando zampettavo i topi mi guardavano con certi occhi.
Fu così che fui notata da un topo fotografo che cercava una modella per una serie di servizi sulla moda estiva, costumi da bagno e vestiti da sera.
Cominciai la mia carriera giovanissima e arrivai a guadagnare forme di grana da sfamare un esercito di topi. Fu ad un ricevimento che conobbi Piedinho de oro, il campione di calcio della nazionale topi brasiliana. Ci innamorammo e mettemmo su una bella famiglia: ora i nostri figli sono in giro per il mondo e non ce n'è uno che non abbia fatto una bella riuscita.
Poi gli anni sono passati e la bellezza si sa, se ne va con loro e così mi sono ritirata qui a vivere sulle sponde dello stagno e tengo questa bancarella di giornali per animali, ma sono felice e non cambierei la mia vita con quella di nessun altro."
Ciao Eufemia e grazie per la bella storia che ci hai raccontato, torneremo presto a trovarti così ci racconterai ancora le storie avventurose della tua vita da vera topa model.
| Giorgio Lanzani "I racconti della nonna" |