C'era una volta una sedia a dondolo
di nome Dolly. Dolly era stata comperata da una famiglia
di cinque persone più un cane.
Tutti i componenti della famiglia sedevano su Dolly,
e lei cominciò a fare delle preferenze.
Non voleva che il cane si sedesse su di lei, perché le
spiegazzava tutti i cuscini.
Non le piaceva che la mamma si sedesse su di lei, perché
leggeva i libri di cucina e lei si annoiava. La stessa
cosa del papà con i giornali.
Nemmeno la bambina era nelle preferenze di Dolly,
perché, presa la scatola dei trucchi, cominciava a
dipingere la sedia.
E il ragazzino la faceva proprio arrabbiare, perché si
dondolava fortissimo.
L'unica che non si sedeva su Dolly era la nonna, perché
stava più comoda sul divano.
"Uff! Questa famiglia non riesce ad apprezzare le mie
capacità! Sarebbe meglio che non si sedesse più nessuno
su di me!" pensò un giorno Dolly.
E quasi ad esaudire il suo desiderio, la famiglia partì
per un viaggio. Dolly all'inizio ne fu contenta, ma dopo
un po' cominciò a sentirsi sola.
Le mancava il cane che spiegazzava i suoi cuscini, e la
mamma e il papà con i loro libri. Le mancava la bambina
con i suoi trucchi e i divertenti giochi che faceva con
il ragazzo.
Dopo una settimana però la famiglia ritornò. Adesso
Dolly non si arrabbiava più. Ma c'era anche una novità.
La nonna aveva comprato un bellissimo librone di fiabe,
e ogni sera si sedeva su Dolly e raccontava ai ragazzi
una bellissima storia, che Dolly ascoltava affascinata.
"Come sono stata sciocca!" pensò un giorno la sedia a
dondolo "Solo ora capisco che se ci si accontenta,
all'inizio, alla fine si verrà premiati!"