Fata Sorriso


 



- Mamma guarda, oggi a scuola la maestra Giovanna mi ha regalato un piccolo libricino... ma io sono troppo piccola e ancora non so leggere bene.
– Bambina mia – disse la mamma  - dallo a me, te lo leggerò io... entreremo nel mondo magico delle fiabe...
Questa nuova avventura inizia così...

Suad è una piccola bambina proveniente dal Marocco dai folti capelli neri sparsi sulle spalle e lo sguardo nocciola reso intenso da due occhioni furbi. Vive in un modesto collegio alle porte di un piccola borgata di provincia. Suad ha un carattere taciturno e solitario e non sorride mai... è molto introversa, riservata e triste e non ama facilmente rapportarsi con gli altri, neanche con le sue compagne di collegio che nonostante tutto l'adorano. A scuola è sempre distratta e dispersiva tanto che viene spesso punita e rimproverata dalla Madre superiora Adalberta che la vorrebbe diligente e studiosa. L'unica suora del collegio ad esercitare una grande influenza su di lei è suor Lucy, la giovane cuoca della mensa che riesce sempre a spronarla cucinando ogni giorno squisiti e fantasiosi pranzetti.... e che profumino si sente ogni ora tra i lunghi corridoi del collegio!
A Suad piace tanto dipingere e disegnare con la poesia dei colori tutto ciò che scruta intorno a lei, in particolar modo i suggestivi paesaggi e l'armonia della natura... e tutti i santi pomeriggi dietro l'immenso e verde cortile fa sfoggio della sua vena artistica.

Oramai l'inverno era giunto alle porte della piccola borgata, un venticello freddo e pungente soffiava impetuoso tra le finestre delle persiane chiuse del collegio. Il cielo si presentava spesso plumbeo, minacciato da nuvoloni neri e spessi e la pioggia si riaffacciava ogni sera come d'appuntamento. Quella stessa sera Suad, nostalgica e malinconica, dalla finestra della sua piccola stanzetta ascoltava lo scroscio lento della pioggia che bagnava incessantemente le stradine strette della borgata e anche i suoi pensieri, in sintonia con la pioggia, si facevano mesti.
All'improvviso sentì provenire da lontano un persistente boato, con un balzo si nascose dietro le tende della sua finestra e sporgendosi lentamente verso di esse vide apparire
di fronte una grande bottega di antiquariato, rivestita di luce blu che rifletteva come il firmamento. Suad basita da quell'inaspettato miraggio pensò: - Accidenti, da dove proviene questa bottega? -
Curiosa decise di uscire dal collegio, prese l'ombrello e aprendo il cancello che circondava il convitto si dirisse con passo felpato verso la bottega dell'antiquario.  Giunta a destinazione vide davanti a sé una galleria piccola piccola fatta tutta d'archi di bronzo e rame ed a seguire una porticina con un lungo manico di rame ed una esigua lanternina a luce spenta che dondolava accarezzata dal vento, scricchiolando sull'estremità della porta .
Suad senza incontrare resistenza aprì con un impercettibile tocco flemmatico la porticina e si infilò in maniera fulminea dentro ad un enorme stanzone immenso e silente, pieno di candelabri colorati illuminati da una luce soffusa che creavano una dolce atmosfera; i muri erano attorniati da tantissimi quadri in stile antico. Girandosi intorno guardò con ammirazione e stupore quei quadri esteticamente belli ed espressivi e di colpo il suo sguardo si posò su di un dipinto molto originale dalla cornice di vetro grezzo, che raffigurava una dolcissima fatina che stringeva tra le mani una corona di pietre preziose rivestita di platino.
Suad, colta dalla bellezza di quel quadro decise con risolutezza di afferrarlo e portarlo con sé in collegio per appenderlo ai muri della sua cameretta. Rientrando in collegio di soppiatto, all'insaputa di tutti, si diresse nella sua piccola stanzetta e appese il quadro al muro ai lati del suo lettino.
Quella stessa notte, stravolta, si mise a pensare all'accaduto senza staccare gli occhi dal suo splendido quadro. Nessuno però poteva mai pensare che quel bellissimo dipinto fosse fatato. Dopo pochi minuti, mentre Suad colta dalla stanchezza cominciava ad appisolarsi, sentì un fragoroso rumore provenire dal quadro - Bum Bum!– Spaventata, scese subito dal lettino e, infilandosi le pantofole di lana ai piedi, si accostò lentamente davanti al quadro osservando con stupore ogni suo minimo particolare e si accorse di botto che qualcosa le stava sfuggendo dalle mani... ma cos'era?
Poco dopo il suo sguardo si posò verso il basso e vide a terra, distesa sul pavimento, la bellissima corona di pietre preziose che era caduta dal quadro.
Era proprio la corona che la dolce fatina stringeva tra le sue mani. Sorpresa esclamò: – Povera me, com'è possibile che questa meravigliosa corona si trovi qui a terra sul pavimento della mia stanzetta? E come ha fatto a cadere dal quadro? -
Suad si interrogava senza avere una spiegazione plausibile... In effetti come aveva fatto quella straordinaria corona a uscire dal suo quadro?
Suad spaventata e confusa decise di raccogliere da terra la corona nel tentativo vano di rimetterla al suo posto, cioè depositarla nelle mani della dolce fatina. Ma a nulla valsero i tentativi: per quanto Suad ci provasse, era un impresa impossibile rimetterla nel quadro poiché era solo un semplice dipinto... Non sapendo più cosa fare Suad decise di nascondere la preziosa corona dentro al suo sacchettino rosso insieme alle sue suppellettili e disse: – Qui non ti troverà nessuno e resterai al sicuro per un po' di tempo.

Ora la dolce fatina del dipinto era rimasta senza la sua corona in mano! Suad pensò di togliere dal muro anche il quadro e nasconderlo per un periodo di tempo dentro il suo armadietto, sotto ai suoi vestitini, perché non voleva che le suore del collegio si accorgessero della sua esistenza e così fu. Passarono i giorni e Suad, impegnata a disegnare e a dipingere bellissimi e coloratissimi paesaggi, distratta si dimenticò del quadro dalla cornice di vetro grezzo.

Ma una gelida sera d'inverno inoltrato accadde inaspettatamente un qualcosa di surreale... Mentre Suad stava chiusa nella sua stanzetta intenta a ripassare i libri di scuola, sentì degli insoliti rumori provenienti dal suo armadietto. Intimorita si alzò di colpo dalla sedia e gridò:
- Chi c'è dentro il mio armadietto? -
Incuriosita si avvicinò con passo flemmatico all'anta dell'armadietto, lo aprì, e come per incanto vide nascosta sopra i suoi abitini la dolce fatina in carne e ossa. Suad meravigliata esclamò: – Tu chi sei? E cosa ci fai nascosta qui nel mio armadietto? -
La bella fatina dal sorriso accattivante rispose: – Non avere paura bella bambina, sono fata sorriso.  Perché non mi fai un sorriso anche tu? Tutti i bambini devono sorridere... io adesso sto sorridendo a tutti, anche a chi non mi riesce a vedere ma molti mi staranno leggendo nel pensiero. –
Suad, affascinata dalle parole e dall'eterea bellezza della fata, disse: – Ma io ti conosco, tu sei la fatina del quadro dalla cornice di vetro... se sei una vera fata tu possiedi poteri magici? -
La dolce fatina dai piccoli occhi verdi color oceano e fluenti capelli marroni rispose: – Tutti possediamo dei poteri magici e tutto sta proprio nella straordinaria forza del sorriso, bisogna sorridere sempre... è una ricchezza che ti porterà lontano, a seguire i tuoi sogni e le tue passioni. Tu, Suad, perché non sorridi mai? Quanta tristezza ha il mio cuore ogni volta che un bimbo non riesce a sorridere! Cara Suad, devi sapere che il cuore di noi fate è formato da miriadi di luci scintillanti che vedono e toccano ogni sentimento umano. Quando una di queste luci si frantuma si spegne l'incanto, ecco perché noi percepiamo e sentiamo quando un bimbo è triste. -
Intanto Suad non riusciva a rendersi conto perché quella fatina cosi delicata ed affettuosa forse apparsa magicamente a lei, ad una bimba cosi malinconica e triste. Tarsilla, questo è il nome della fatina, suggerì a Suad di seguirla dentro il quadro ed esclamò: -Suad, prendi la corona di pietre preziose ubicata nel tuo sacchettino rosso, indossala senza mai toglierla dal tuo capo e seguimi, entreremo dentro il quadro dalla cornice di vetro e visiterai con me un luogo fantastico chiamato la pianura verde della gioia, in questi magici luoghi tutto è felicità, pace ed abbondanza... qui c'è sempre un sorriso per tutti, grandi e piccini, non esiste l'inverno, il gelo o la siccità perché qui regna sempre la gradita primavera, gli alberi sono sempre carichi di frutta... i fiori si dischiudono alla luce, i prati si rivestono di armonia e grazia... qui è tutto beltà... per chi ha voglia di trovare il buonumore ed il sorriso la pianura verde della gioia è un posto da vivere e visitare sempre. -

Suad disorientata ma nel cuor suo felice, seguì la dolce fatina che con un tocco di sana magia la fece piombare nella pianura verde della gioia.
Qui si trovò immersa in un suggestivo panorama assai pittoresco, come se ogni singolo elemento della natura fosse dipinto a mano. Suad non credeva ai suoi occhi per ciò che stava osservando, ma in fondo sapeva che tutta questa avventura poteva dare spunto alla nuova creazione dei suoi dipinti e mettere in pratica la sua passione artistica...
La dolce fatina Tarsilla, così bella e buona, prese dal taschino del suo lungo abito bianco un pacchettino d'oro contenente piccole matite colorate, con cui Suad avrebbe potuto disegnare e creare fantastici disegni fatati. Dalla grande felicità finalmente Suad per la prima volta sorrise al mondo.
Era il sorriso più smagliante e più bello che la dolce fatina avesse mai visto e di sorrisi così belli ce ne sono milioni e milioni... Forse la dolce fatina Tarsilla non ha fatto in tempo ancora a vederli tutti! Si sa che per ogni bimbo che nasce c'è sempre un sorriso e dove c'è un sorriso c'è felicità e gioia.

La dolce fata sorriso termina qui la sua fatata missione. Finalmente la carinissima Suad ha imparato che nella vita bisogna affrontare tutto con il sorriso sulle labbra, apprezzare ciò che abbiamo, condividere i nostri sorrisi insieme agli amici più cari e quelli meno, ascoltare tutto ciò che ci viene detto da persone che ci vogliono bene, soprattutto andare a scuola e studiare di buona lena, prestando attenzione alle spiegazioni degli insegnanti che sono sempre lì per aiutarci e sostenerci... e poi ci sono i genitori che con il loro tenero amore ci aiutano e ci incoraggiano ad affrontare al meglio il cammino di ciascuno di noi, tutto questo adoperando uno dei poteri magici più potenti e sorprendenti dell'universo. il sorriso...

Ma che fine ha fatto Tarsilla, la nostra fata sorriso? Mi sa che si è messa già al lavoro per andare in cerca di altri bimbi tristi, ma lei non si scoraggia mai ed è certo che un altro bimbo e già pronto per sorridere.

Lei adesso ci sta guardando e voi tutti siete pronti per sorridere al mondo insieme a lei???



                                                                                                                                                                                                                              Giovanna M.