C'era una volta, ma non molto tempo fa, una piccola tartaruga che si annoiava a morte, dentro la sua corazza.
La tartarughina vedeva gli altri animali che correvano, saltavano, inseguivano velocissimi altri animaletti del giardino, mentre lei era costretta a muoversi così lentamente...
D'altra parte, era la sua natura! Ma lei non era poi così convinta di voler essere proprio una tartaruga. Perciò sbuffava e si lamentava tutto il giorno, anche perché era estate, e sotto quella corazza faceva tanto caldo...
Una mattina, mentre i suoi fratelli ancora dormivano, decise di allontanarsi per un po' da quel giardino, per vedere se esistevano cose più divertenti da fare.
Il primo problema fu attraversare la strada, ma poi tutto fu più semplice.
La tartaruga camminava, camminava...
Un giorno arrivò in uno strano posto, dove non c'erano umani, ma solo tantissimi animali che sembravano tutti molto allegri.
Si avvicinò ad un coniglio che saltellava felice sull'erba.
"Ciao", gli disse, "mi chiamo Bea e sto cercando qualcosa di divertente da fare. Mi puoi aiutare?". Il coniglio la guardò curioso e le rispose: "Certo! Qui ci divertiamo tutti come matti, basta solo che tu sappia adattarti un po' alle nostre abitudini..." e, detto questo, si allontanò, sempre saltellando in qua e in là.
La tartaruga Bea si guardò attorno e vide una gallina un po' spelacchiata."Ciao, io sono Bea. Cosa fate qui, per divertirvi tanto?", le chiese.
"Ah, non lo sai? Noi siamo gli animali musicisti di questo paese, e ogni giorno passiamo di casa in casa per svegliare tutti al suono della nostra musica. Se vuoi, puoi unirti a noi!".
La gallina spelacchiata e il coniglio saltellante, che nel frattempo era tornato, cominciarono a muoversi e a cantare una canzone buffissima.
Bea non poté fare a meno di ridere e pensò che aveva trovato il posto giusto per non annoiarsi più. "Tornerò dai miei fratelli e li convincerò a venire con me", pensò con gioia. "Ma cosa dovrei fare, io?", chiese.
"Quello che vuoi! - dissero - qui abbiamo tanti strumenti musicali, e poi la tua corazza può esserci utile... Ci mancava giusto un altro tamburo... se non ti offendi!", disse il coniglio.
E così la tartaruga Bea, un po' suonando, un po' lasciandosi suonare (con suo grandissimo divertimento, perché a dire la verità le facevano il solletico...), non si lamentò più, perché la musica che facevano era davvero molto divertente e lei poteva finalmente essere utile a qualcuno!
DANI